mercoledì, giugno 13, 2012

E' bello avere un lepronte per amico (?)

Ecco cosa ci inculcano fin da bambini:
siate felici e spensierati e non pensate minimamente di ribellarvi a chi vi sfrutta, anzi siate collaborativi, tanto la vita è così e non ci si puo' fare niente.


"E fu così che il nostro agnellino
 si abituò al suo strano destino"

Da notare che alla fine il Lepronte si porta anche via gli amichetti dell'agnellino ebete.

E voi conoscete qualche Lepronte? 

L'orlo del baratro



E adesso cosa accadrà?
Qualche anno fa, quando scrivevo – non solo io naturalmente - di nuovo Ordine Mondiale, di popoli schiavi dell'elite finanziaria mondiale, di riduzione del tenore di vita e delle libertà personali, di guerra tra governi e popoli, alcuni, tra i quali anche i miei genitori  adire il vero, mi hanno preso per un depresso ossessionato o anche peggio.
Adesso, invece, qualcuno mi si viene a chiedere dove andare a mettere i soldi (che le nostre banche tra poco ci impediranno di prelevare liberamente) e se penso che crisi possa o meno peggiorare o se ne usciremo (?!).
Alle volte non riesco veramente a capire come ragiona la gente; per me è così chiaro come evolverà la situazione: come vedere una palla che rotola sul bordo di un precipizio. Nessuno si chiede se la palla cadrà! Di fatto se non c’è un intervento esterno, la palla è come se fosse già caduta!
Stessa cosa per l’evolversi di economia e società a patto di avere informazioni statistiche e quindi storiche ed economiche sufficienti per prefigurasi i prossimi passi.

Allora vi dico cosa vedo a breve: il prossimo stadio sarà inevitabilmente la costituzione di un super stato dittatoriale europeo. Anzi sarà ancora peggio di una dittatura perché sarà visto da molti come la soluzione finale che supererà le complicanze e le lungaggini dei sistemi democratici che, basta aprire bene gli occhi, sono già finiti o stanno agonizzando o non passeranno la nottata. Questo si potrà realizzare in due modi.

Scenario dolce: più lento ma con il beneficio per l’elite di promettere una durata maggiore. Gli stati europei, Grecia per prima, alzeranno via via bandiera bianca piegandosi completamente al dio mercato, adottanto una politica economica e fiscale unica diretta centralmente da oscuri funzionari tecnocrati non eletti sullo stiele di Van Rompuy (camerieri di primo livello come li chiama Giulietto Chiesa). 
Ciò vuol dire: fine dello stato sociale, fine del pensiero antagonista o solamente alternativo, fine di scuola e sanità pubbliche. Ratificazione di una divisione in caste ben distinte e non intercomunicanti della società con sparizione della classe media e con un meno del 10 % della popolazione che domina e schiavizza il restante 90%. Fine quindi del lavoro come lo intendiamo oggi e sua trasformazione in  una forma moderna (ma neanche tanto) di schiavismo votato all’efficienza e alla produttività ad ogni costo e con ogni mezzo. Fine della pietà, della compassione e della solidarietà. Sfruttamento completo intensivo di ogni risorsa naturale con ritmo esponenziale.

Scenario amaro: stessi risultati dello scenario precedente ma con in mezzo una rivoluzione popolare a livello europeo e forse mondiale repressa prontamente nel sangue. Forze dell’ordine e militari si stanno preparando ovunque per questa eventualità da anni e hanno già dato assaggi di quello che aspetta a chi osa alzare la testa.

Cosa fare allora se siamo comunque condannati?
Beh, gli scenari descritti sono forse solo le farneticazioni di uno di quei poveretti che non trova niente di meglio da fare che scrivere un blog (come lo erano quelle che poi, per coincidenza si sono avverate), però inizierei a riflettere sul dilemma se sia meglio vivere un giorno da leoni o 10000 da pecora.